Mede@ per le scuole

“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”

Santa Maria Teresa di Calcutta

La violenza sulle donne è un fallimento del nostro dirci liberi, è una cicatrice dell’orgoglio maschile, ma il sangue costa troppo, sicuramente più del silenzio. Per questo, uniti, abbiamo deciso di dire basta, di non voltarci dall’altra parte, di non minimizzare. Il nostro progetto è un sussulto di dignità. L’Associazione Mede@ è nata per informare e supportare attività di prevenzione, protezione e progettazione. Veniamo da lontano, perché veniamo dalla cultura del rispetto e il rispetto è un valore senza tempo, per portare avanti il progetto della cultura della NON violenza. Ma siamo figli del nostro tempo e vogliamo che il messaggio sia diffuso con metodi nuovi. La comunicazione oggi non è più frontale, io qui, tu lì. È parcellizzata, proteiforme. Ecco perché vogliamo comunicare con un linguaggio “nuovo” (quello più diffuso tra i giovani), con i social e coinvolgendo l’eterodossia dell’informazione, dai tiktoker agli influencer di Instagram, dagli operatori del cinema, dello spettacolo e dello sport, agli artisti e ai musicisti. La scuola è una cassa armonica, e anche qui: è una priorità. Perché, a corde o percussione, la cassa armonica è la funzione di aumentare il suono originario, oltre che di caratterizzarne il timbro. Così il messaggio nelle aule diventa un qualcosa di masticato e maturo. Di assimilato. Si chiama metabolismo. Entra informazione, consapevolezza ed esce entusiasmo. I giovani, noi pensiamo alla fascia di età che va dai 13 ai 18 anni, devono essere non solo testimoni ma partecipanti attivi. Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, scriveva Rilke, ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa.

La trasmissione di nuovi modelli virtuosi e replicabili per educare alla NON violenza

I.P.S.E.O.A “Tor Carbone”, Roma (RM) | 04/05/2023

Mede@ con Niccolò Senni e Lea Gavino al CFP Petroselli

CFP Petroselli, Roma (RM) | 13/12/2022

La trasmissione di nuovi modelli virtuosi e replicabili per educare alla NON violenza

IIS Tulliano, Arpino (FR) | 12/12/2022

La trasmissione di nuovi modelli virtuosi e replicabili per educare alla NON violenza

I.C Istituto Comprensivo, Roma (RM) | 23/11/2022

Mede@ Con Giacomo Ferrara

CFP Nicoletta Campanella, Corviale (RM) | 16/03/2022

C'è chi dice NO alla violenza

IIS Tulliano, Arpino (FR) | 04/11/2021

Mede@ con Greta Mauro, Francesca Valtorta e lo chef Andrea Pascalucci all’I.P.S.E.O.A. “Tor Carbone”

I.P.S.E.O.A. “Tor Carbone”, Roma (RM) | 04/05/2023

L’attrice Francesca Valtorta e lo chef stellato Andrea Pascalucci ( ex studente dell’Istituto) , sotto la sapiente conduzione della giornalista Greta Mauro, presso l’ Istituto I.P.S.E.O.A. di Tor Carbone , hanno affrontato le difficili tematiche del “bullismo e cyberbullismo” e della “violenza di genere ed in genere” , dialogando con gli studenti, attraverso lo scambio di reciproche sensazioni, esperienze di vita e di vissuto giornaliero. Il tutto, intervallato e innovato, anche attraverso l’uso della nuova tecnologia e dei devices dei ragazzi che hanno permesso di “trasferire” e rendere percepibili in tempo reale, le loro opinioni in una nuova “statistica grafica immediata”, con grande stupore e soddisfazione di tutti i presenti.

Mede@ con Niccolò Senni e Lea Gavino al CFP Petroselli

CFP Petroselli, Roma (RM) | 13/12/2022

Una grande intesa tra Lea Gavino e Niccoló Senni che sono riusciti a creare un dialogo con le studentesse del centro di formazione professionale “Scuola di Estetica” Petroselli. Niccoló in tono ironico e Lea in tono magistrale hanno affrontato e discusso con i ragazzi in merito alle loro paure dando a loro spunti e consigli.

Mede@ con Greta Mauro e Giorgia Salari all’ ISS Tulliano, Arpino (FR)

SALA CONSILIARE, XV Comunità Montana Valle del Liri, Arce (FR)  |  12/12/2022

Presso la sede della comunità montana di Arce la conduttrice Greta Mauro e l’attrice Giorgia Salari si sono confrontate con gli studenti delle classi prime del liceo classico Tulliano di Arpino raccontando se stesse e le esperienze legate alla loro vita.

Mede@ al VII municipio con Giorgio Lupano

I.C. istituto comprensivo, Roma (RM) | 23/11/2022

Con grande presenza ed autorità l’attore Giorgio Lupano è riuscito a coinvolgere i ragazzi della scuola media instaurando un confronto generazionale con riflessioni e domande per nulla scontate.

Mede@ con Giacomo Ferrara all’istituto CFP Nicoletta Campanella

Corviale, (RM) | 16/03/2022

Due ore intense, toccanti, nelle quali abbiamo potuto contare sul supporto di Giacomo Ferrara, uno degli attori più apprezzati e noti al grande pubblico per il ruolo di “Spadino” nella serie Suburra prodotta da Netflix. Una mattina nella quale si è riflettuto assieme ai ragazzi su tematiche quali il bullismo, l’integrazione, l’amicizia.

Mede@, c’è chi dice no alla violenza

IIS Tulliano, Arpino (FR) | 4/11/2021

Il 4 Novembre è iniziato il percorso formativo della campagna di mede@ le scuole per trasmettere ai ragazzi delle scuole superiori modelli virtuosi replicabili, per educare alla non violenza e a prevenirla.

I testimoni /spettatori

La maggioranza silenziosa: con questa categoria si identificano tutti coloro che osservano l’accadere dei fenomeni ed atti di violenza, ignorando o astenendosi dal prendere qualunque posizione. La presenza di tale categoria, nella maggioranza dei casi anche numerosa, costituisce uno dei più grandi ostacoli alla lotta e riduzione del bullismo. Difatti, l’ adesione così massiva da parte degli spettatori ad un’ottica di omertà, non fa altro che legittimare i comportamenti prepotenti e la loro ripetizione del tempo.

I difensori della vittima: sono coloro che sostengono la vittima di prevaricazione e atti di bullismo, schierandosi dalla sua parte. Coloro che rientrano in tale categoria sono in grado di provare empatia, comprendere ciò che è giusto o sbagliato, ed offrire soccorso e supporto.
La capacità di questi individui, di tutelare chi appare più debole, sembrerebbe collegata al possesso di un’ampia capacità sociale, di mantenere buoni rapporti e relazioni nonché di affermare le proprie opinioni e diritti. I testimoni o spettatori sono tutti coloro i quali assistono all’episodio di bullismo e che possono, mediante il loro comportamento, indirizzarlo e dar luogo ad esiti differenti.
Difatti, all’interno di questa categoria, esistono in realtà tre sottogruppi molto diversi tra loro.

I sostenitori del bullo: sono tutti quegli individui che con il loro comportamento forniscono un rinforzo sul bullo stesso, incentivando, anche inconsapevolmente, la reiterazione del fenomeno.

La vittima passiva

Questo tipo di vittima è solitamente un individuo fragile, timido, spesso caratterizzato da una scarsa autostima e da un’immagine negativa di sé e delle proprie competenze.
La vulnerabilità che caratterizza questo tipo di individui, attira il bullo, il quale percepisce questi tratti caratteriali come un segnale per poter agire le sue prevaricazioni. Difatti, determinate caratteristiche comportamentali e caratteriali, appaiono come un via d’accesso per il bullo, il quale riconosce in determinati tratti, le condizioni ideali per poter mettere in atto i propri comportamenti.
Questo tipo di vittima, purtroppo, tende ad accettare con remissione e passività le prepotenze e prevaricazioni agite dal bullo.

Il Bullo

Il bullo è colui che attacca gli altri, soprattutto chi ritiene più debole di lui; li minaccia, li offende, li deride, danneggia i loro oggetti, li picchia, mostrando scarsa o assente empatia nei confronti delle vittime.
Il bullo individua, solitamente, la sua vittima, selezionando chi appare più fragile ed indifeso tra il gruppo dei compagni.
I comportamenti di prevaricazione, vengono attuati ,nella maggioranza dei casi, quando il rischio di essere scoperti da un adulto o comunque da una figura autoritaria è minimo.
Le azioni del bullo ed i suoi atteggiamenti vengono rafforzati dal silenzio del suo gruppo di amici nonché dal passivo supporto ottenuto dai compagni che assistono alle sue prevaricazioni.
I bulli solitamente scaturiscono nel gruppo dei pari delle sensazioni discordanti: rabbia o ammirazione, timore o tolleranza, approvazione o disapprovazione.

Il Bullo Vittima

In questa categoria rientrano degli individui i quali possiedono caratteristiche tipiche sia della vittima che del bullo. 
Difatti, a volte, la vittima di bullismo cova rabbia e frustrazione per i maltrattamenti ed umiliazioni subite, e reagisce ribellandosi perpetrando a sua volta violenza sui compagni ed all’interno del gruppo dei pari.
Spesso, i bulli-vittima, tendono ad essere percepiti come presenze fastidiose ed indesiderate all’interno del gruppo classe e per questo spesso emarginati e disprezzati dai compagni.

Il Bullo Gregario

Il bullo gregario (o passivo) è sostanzialmente un sostenitore ed esecutore del bullo dominante. Solitamente  si tratta di un individuo piuttosto insicuro, con scarsa autostima e basso rendimento scolastico.
Il bullo gregario agisce le prevaricazioni all’interno di piccoli gruppi, tentando in tutti i modi di ottenere l’approvazione del gruppo nonché del capo gruppo.
Per il bullo che rientra in questa categoria, compiacere il bullo dominante costituisce la più grande soddisfazione e conquista.
Le azioni aggressive di questa tipologia di bullo sono percepite come il mezzo principale per ottenere visibilità e rispetto dei coetanei, tentando così di colmare la scarsa popolarità di cui egli gode.
Difatti, pur di ottenere l’approvazione del gruppo dei pari, il bullo gregario è in grado di spingersi in azioni e comportamenti che non rientrano neanche lontanamente nel suo modo di essere.

La vittima provocatrice

Questa tipologia di vittima è solitamente un individuo che con i propri comportamenti attira ed orienta verso di sé le condotte del bullo.
Le vittime provocatrici, sono caratterizzate da una combinazione di tratti ansiosi ed allo stesso tempo aggressivi. La tendenza di questi individui ad entrare in contrasto con gli altri, anche con gli adulti, è piuttosto frequente, soprattutto all’interno di dibattiti e conversazioni.
Questo tipo di vittima provoca l’attacco del bullo (mettendo in atto comportamenti ansiosi) e risponde agli stessi attacchi con manifestazioni di aggressività.